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Apnee notturne

Come riconoscere la Sindrome delle apnee del sonno

​Il rumore caratteristico del russamento viene prodotto dalla vibrazione di organi e strutture attraversati dall’aria nella respirazione: il palato molle, l’ugola, la parete posteriore della gola, le tonsille, la lingua, l’epiglottide.

Il russare come malattia

Solo recentemente si è compreso che questa particolare forma di emissione sonora (roncopatia) può provocare serie conseguenze per la salute di chi ne soffre e  costituisce il segnale d’allarme di due malattie importanti: la roncopatia cronica (russare abitualmente) e la più grave sindrome da Apnee del Sonno (OSAS) acronimo di: Obstructive Sleep Apnea Syndrome. 

​La roncopatia cronica

Nella roncopatia cronica i pazienti russano in modo discontinuo, a volte con  forte rumorosità e progressivamente tendono a presentare sintomi che indicano un sonno disturbato ed una ridotta ossigenazione dell’organismo: risveglio difficile, affaticamento mattutino, sonnolenza diurna e talvolta cefalea.

Gradualmente la roncopatia può evolvere nella ben più grave Sindrome delle Apnee del Sonno.

Sindrome delle apnee del sonno – OSAS

Ne soffre più di un milione e mezzo di italiani con un impatto economico di quasi tre miliardi sulla sanità pubblica. L’OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome), ovvero la Sindrome delle Apnee Ostruttive del Sonno, sta diventando un allarme sociale per la serie di patologie a cui è collegata (in particolare per le conseguenze cardiovascolari e neurologiche), ma anche per la pericolosa incidenza che ha negli incidenti stradali. Secondo le ultime stime ne è alla base nel 22% dei casi in Italia (e addirittura nel 30% in tutta l’UE): la sindrome ogni anno causa oltre 17mila sinistri con una media di 250 morti e più di 12mila feriti.

Nella Sindrome delle apnee del sonno, il sonno del paziente è caratterizzato da:

  • russare interrotto da silenzi di almeno 10 secondi, da frequenti risvegli (arousal)
  • agitazione
  • continui cambiamenti di posizione
  • nelle fasi di apnea il soggetto non riesce a respirare
  • possono comparire “rantoli e boccheggiamenti” (choking e gasping). 

Progressivamente compare una  sintomatologia tipica caratterizzata da: 

  •  Senso di “non aver ripostato bene” al risveglio
  •  Cefalea nelle prime ore del mattino
  •  Marcata stanchezza durante il giorno
  •  Sonnolenza diurna e colpi di sonno
  •  Difficoltà di concentrazione
  •  Vertigini, irritabilità, perdita di memoria
  •  Ansietà o depressione
  •  Diminuzione degli impulsi sessuali

A cura del Dott. Claudio Lambertoni – Specialista in Otorinolaringoiatria

Tratto dell’editoriale del Dott. Claudio Lambertoni


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